Malta si prepara a rispondere alla proposta di imposta minima globale avanzata dalle potenze economiche internazionali. Il Ministro delle Finanze, Clyde Caruana, ha annunciato che il paese sta elaborando una serie di contromisure per proteggere il proprio regime fiscale in un momento in cui l’OCSE discute l’introduzione di un’aliquota minima del 15%.
Il prossimo passo sarà l’invio, entro ottobre, di una proposta dettagliata all’OCSE al fine di preservare le entrate fiscali maltesi e mantenere l’equilibrio di bilancio. Questa decisione arriva dopo l’accordo raggiunto dal G7 sull’applicazione dell’aliquota minima del 15%, mirando a contrastare la concorrenza fiscale tra i Paesi.
Attualmente, Malta offre alle società internazionali un’aliquota del 35%, ma con diversi rimborsi e benefici che possono ridurre effettivamente l’imposizione al 5%. Ciò ha attirato numerose aziende straniere nel paese, generando entrate significative per il governo maltese.
Caruana ha dichiarato che Malta sostiene gli sforzi per norme fiscali più equilibrate insieme ad altri 130 Paesi. Tuttavia, il paese intende far sentire la propria voce nel dibattito in corso senza essere escluso. La sfida è dura poiché molte potenze economiche globali cercano maggiori entrate senza rinunciare alla riduzione delle aliquote fiscali.
Imposta minima a livello mondiale: Malta sta elaborando la proposta alternativa – Business maltese
La proposta di un’imposta minima globale ha suscitato numerose discussioni a livello internazionale, con l’obiettivo di garantire una maggiore equità fiscale tra le nazioni. In questo contesto, Malta si sta preparando a presentare la sua controproposta in merito a questa importante questione economica.
Secondo fonti ufficiali maltesi, il governo dell’isola sta lavorando attivamente per sviluppare una strategia che possa conciliare gli interessi nazionali con le richieste di una tassazione più uniforme a livello mondiale. L’introduzione di un’imposta minima globale potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia maltese, considerando il suo modello fiscale attuale incentrato su aliquote vantaggiose per attrarre investimenti esteri.
Malta è consapevole dell’importanza di partecipare attivamente ai dibattiti internazionali in materia fiscale e si impegna a difendere i propri interessi senza compromettere la propria competitività come hub finanziario europeo. La controproposta maltese sarà quindi studiata attentamente per bilanciare le esigenze globali con quelle locali, garantendo al contempo uno sviluppo economico sostenibile nel lungo termine.
In conclusione, Malta si appresta a giocare un ruolo cruciale nei negoziati sulla tassazione globale presentando la sua controproposta. Resta da vedere come verrà accolta questa iniziativa e quali saranno gli impatti sul sistema fiscale dell’isola nel panorama internazionale.